News tradotta da aidsmap
Il caso di un uomo HIV+ con carica virale irrilevabile nel sangue, ma non nello sperma è stato riportato nell’edizione del 12 settembre di AIDS
Questo caso incrementerà la discussione già accesa in risposta alla dichiarazione CNA/svizzera dello scorso inverno sulla contagiosità o meno delle persone con HIV in terapia antiretrovirale con viremia irrilevabile.
Discussione poi proseguita anche alla Conferenza di Città del Messico
Uno studio francese ha trovato che approssimativamente il 5% dei pazienti con carica virale irrilevabile nel sangue mostrano comunque replicazione virale nello sperma.
Però ricercatori statunitensi non hanno registrato, in un piccolo studio, casi di trasmissione HIV che coinvolgano persone in terapia antiretrovirale con viremia irrilevabile e che quando la trasmissione avviene, è comunque imputabile alla carica virale del sangue piuttosto che a quella dello sperma.
Il caso in questione riguarda un uomo HIV+ in terapia antiretrovirale, seguito da una clinica per la procreazione assistita
Nel giugno 2006 ha iniziato una terapia antiretrovirale comprendente: AZT, 3TC e fosamprenavir/ritonavir.
La sua carica virale ematica è scesa a livello irrilevabile dopo 4 mesi mentre quella nello sperma no.
Nel maggio 2007 al paziente è stata cambiata la combinazione terapeutica passando a FTC, tenofovir e lopinavir/ritonavir. La carica virale ematica è rimasta irrilevabile, ma anche dopo sei mesi della nuova terapia, il virus HIV continuava ad essere rilevato nello sperma.
Dopo 11 mesi di trattamento con il secondo regime la carica virale nello sperma è scesa sotto le 400 copie/ml.
I ricercatori non hanno trovato ragioni ovvie sul perchè la carica virale sia rimasta rilevabile così a lungo nello sperma.
Non sono state evidenziate resistenze ai farmaci, il paziente non ha altre MST e la sua aderenza alla terapia era buona.
“Questo caso conferma che la HAART agisce in modo differente nel sangue e nello sperma e che l’HIV può continuare a replicare nello sperma nonostante venga controllato efficacemente nel sangue”- hanno scritto i ricercatori
La presenza di replicazione del virus HIV nello sperma è dovuta, secondo i ricercatori, alla scarsa penetrazione dei farmaci antiretrovirali nel tratto genitale infatti nel marzo 2008, dopo 10 mesi dall’inizio del trattamento, solo lopinavir/ritonavir è stato trovato nello sperma del paziente.
I ricercatori hanno concluso che:” Il counselling sulla prevenzione della trasmissione sessuale dell’HIV dovrebbe considerare la possibilità di una replicazione virale nel tratto genitale”
Reference
Pasquier C J-M et al. Persistent differences in the antiviral effects of highly active antiretroviral therapy in the blood and male genital tract. AIDS 22: 1894 – 95, 2008.
Fonte:Aidsmap