Nuove linee guida OMS per le diagnosi tardive
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato una nuova serie di linee guida per cure e trattamento degli individui con infezione avanzata da HIV – tra cui quelli che presentano conte dei CD4 inferiori a 200 oppure gravi patologie o sintomi HIV-correlati (stadi OMS 3-4).
Chi riceve la diagnosi di HIV con una conta dei CD4 molto bassa è a rischio elevato di progressione della malattia o di morte e necessita urgentemente del trattamento, mentre per chi ha già in corso un’infezione opportunistica, come per esempio la tubercolosi (TBC o TB), il rischio resta alto anche quando viene immediatamente iniziata la terapia antiretrovirale. Nonostante la percentuale di persone con diagnosi tardiva sia calata negli ultimi anni, essa resta ancora alta a livelli inaccettabili.
Le nuove linee guida toccano temi come diagnosi, prevenzione e trattamento di infezioni gravi associate all’infezione avanzata da HIV.
Diagnosi
- Test della conta dei linfociti CD4 – utile per individuare i soggetti a elevato rischio di infezioni e di progressione della malattia;
- screening per la TBC – la tubercolosi è infatti una delle principali cause di morte nei pazienti con diagnosi tardiva;
- Test dell’antigene criptococcico per gli individui con conta CD4 inferiore a 100.
Prevenzione
- Trattamento di prevenzione della TBC – terapia profilattica con isoniazide per chiunque non presenti un’infezione tubercolare attiva;
- Trattamento di prevenzione della criptococcosi – terapia profilattica con fluconazolo per chiunque presenti una conta dei CD4 inferiore a 100 e risulti positivo al test dell’antigene criptococcico;
- Trattamento di prevenzione di infezioni batteriche, toxoplasmosi e malaria – terapia profilattica con cotrimossazolo per chiunque abbia in corso una malattia HIV-correlata, presenti una conta dei CD4 inferiore a 350, o risieda in zone colpite dalla malaria.
Trattamento HIV
Inizio immediato della terapia antiretrovirale, ad eccezione dei casi in cui a) si osservano sintomi che fanno sospettare un’infezione tubercolare o una meningite criptococcica; b) il paziente assume la terapia antitubercolare: se presenta una conta dei CD4 inferiore a 50, inizierà la terapia antiretrovirale entro due settimane dall’inizio di quella antitubercolare; se invece la conta linfocitaria è più elevata, la inizierà entro otto settimane.