Camerun, 26 maggio 2006
“Il progenitore dell’Hiv, oggi è ancora vivente negli scimpanzè, e viene da un virus SIV (Simian immunodeficiency virus) ricombinante acquisito dagli animali per trasmissione tra specie diverse di scimmie in un determinato momento storico”.
Ad affermarlo uno studio pubblicato su Science, secondo cui l’origine del virus dell’immunodeficienza va ricondotta agli scimpanzè che vivono nell’Africa Centrale. Alcuni scienziati l’avevano già sospettato ed ora la conferma arriva direttamente da un’equipe di ricercatori francesi, americani, inglesi e camenurensi dell’University of Alabama di Birmingam, che attraverso lo studio di materiale fecale di alcuni scimpanzè, raccolti in diversi siti delle selve del Camerun, hanno dimostrato che l’ipotesi era giusta. L’infezione raggiungeva un tasso del 29 e 35% in alcune comunità di questi primati.
Il virus ebbe origine in un tipo particolare di scimpanzè, il Pan troglodytes.
Gli esperti hanno osservato come i virus trovati nella sottospecie animale si raggruppano in maniera netta in vari sottotipi ben distinti tra loro. Da qui si è potuto risalire alle origini della versione umana dei vari virus dell’Aids, presenti in diverse comunità di scimpanzè.
Successivamente i ricercatori hanno ricostruito, con uno studio di genetica, l’albero genealogico dell’Hiv-1, risalendo all’origine sia dell’Hiv non pandemico, gruppo N, sia di quello pandemico, gruppo M, il più diffuso nell’uomo. I due diversi tipi di virus si sono originati da due distinte comunità di scimpanzè Pan trolodytes, una presente nel sud-est e l’altra nel centro-sud del Paese.
Lo sviluppo di diversi tipi di Hiv-1 dipende da episodi indipendenti di salto di specie dei suoi progenitori virali dallo scimpanzè troglodytes all’uomo, avvenuti probabilmente agli inizi del XX secolo.